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Rapporto Caritas 2017 su povertà giovanili ed esclusione sociale

In riferimento alla pubblicazione del "Rapporto Caritas 2017 su povertà giovanili ed esclusione sociale", il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, ha dichiarato:

"Il rapporto della Caritas evidenzia come la povertà e l'esclusione sociale continuino a rappresentare un fenomeno grave che investe, in misura più consistente, i giovani ed i minori. Per contrastare questa situazione è necessario un impegno che richiede il contributo di tutti, a partire, naturalmente, dalle istituzioni e dal ruolo insostituibile svolto dalla Caritas e da tutto il mondo dell'associazionismo e dal volontariato.

Da questo punto di vista voglio ricordare che da quest'anno, per la prima volta, il nostro Paese si è dotato di uno strumento permanente di contrasto alla povertà, il REI - Reddito di inclusione - costruito attraverso una collaborazione positiva con l'Alleanza contro la povertà e un confronto fattivo col Parlamento, che impegna tutte le istituzioni e le comunità locali a stare a fianco delle persone più deboli.

Il REI, che potrà essere richiesto a partire dal 1° dicembre rivolgendosi al proprio Comune, si rivolge, nella fase iniziale, alle famiglie con particolari condizioni di fragilità, ad esempio con figli minori o disabili, o con donne in stato di gravidanza. Non si tratta di un intervento assistenzialistico, bensì fondato sul principio dell'inclusione attiva: affianca cioè al sostegno economico misure di accompagnamento capaci di promuovere il reinserimento nella società e nel mondo del lavoro di coloro che ne sono esclusi. Ai nuclei familiari che ne beneficeranno viene richiesto un impegno ad attivarsi, ad impegnarsi in un progetto personalizzato condiviso con i servizi territoriali, che li aiuti ad uscire dalla loro condizione di difficoltà, che li accompagni verso l'autonomia.

Inizialmente, i nuclei familiari che verranno coperti saranno 500mila, 420mila dei quali con figli minori, per un totale di quasi 1 milione e 800mila persone. Numeri destinati ad aumentare rapidamente, perché la legge di bilancio prevede un incremento del Fondo nazionale per la lotta contro la povertà di 300 milioni per il 2018, 700 per il 2019 e 900 per il 2020. Comprendendo anche le risorse del PON inclusione, si passerà così dai 2 miliardi attuali ai 3 miliardi alla fine del triennio.

Grazie a queste risorse aggiuntive, già dal 1° luglio 2018, si potranno coprire tutti i nuclei familiari che presentano i requisiti economici individuati dalla legge, indipendentemente da altre condizioni particolari. In questo modo, nel 2018 il numero dei nuclei familiari beneficiari del REI salirà di oltre il 50%, per un totale di 780mila.

Ma oltre all'impegno finanziario, perché il contrasto alla povertà e all'esclusione sociale si traduca in realtà e sia davvero efficace è necessario poter disporre di una rete di accoglienza che sappia instaurare un rapporto con le persone in stato di bisogno e prenderle in carico. Per questo abbiamo deciso di destinare una parte delle risorse al rafforzamento dei servizi territoriali, con l'obiettivo di costruire una rete nazionale per l'inclusione e la protezione sociale: una infrastruttura stabile per la collaborazione tra le istituzioni e le organizzazioni sociali, che favorisca una collaborazione permanente tra questi soggetti, indispensabile per costruire una risposta condivisa ed efficace ai bisogni delle persone in difficoltà". 

 

  

  

 

 

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