Notizie

150 milioni di euro nel 2018 ai comuni che aprono all'accoglienza

Integrazione e sicurezza, questo il tema del convegno con la partecipazione del ministro dell'Interno Marco Minniti ospitato questa mattina da Anci (Associazione nazionale comuni italiani)-Marche a Fano (Pesaro-Urbino), al Teatro della Fortuna.

Il primo tema, l'integrazione, è l'anello di congiunzione tra accoglienza - «se oggi ci limitiamo all'accoglienza senza pensare all'integrazione, abbiamo messo in discussione il futuro di questo Paese», ha detto il ministro - e sicurezza, perché «non c'è un nesso tra integrazione e terrorismo, ma tra mancata integrazione e terrorismo», ha proseguito, ricordando i fatti di Manchester e di Torino, radicalmente diversi tra loro ma legati da una «connessione emotiva», la paura.
E una democrazia «impaurita è debole e fragile, per cui superare il sentimento della paura è una grande partita democratica».

Il decreto sicurezza emanato nel febbraio di quest'anno, ha ricordato Minniti in risposta al problema della percezione della sicurezza posta da Maurizio Mangialardi a nome dei sindaci marchigiani, ha definito un modello di intervento e rafforzato i poteri dei sindaci.

Si tratta di fenomeni  - paura, minaccia terroristica - che non possono essere subiti ma vanno governati secondo una strategia.

«Per questo abbiamo fatto accordi con la Libia e il Ciad», ha ricordato ancora il ministro riferendosi anche a un prossimo accordo con l'Africa settentrionale, che «sarà il cuore della questione». In tutto questo, anche l'Europa «deve fare la sua parte». «Sarebbe un bel segnale di consapevolezza», secondo Minniti, «se per una volta le navi degli altri paesi impegante a salvare vite umane sbarcassero i profughi in un altro porto europeo del Mediterraneo».

Sul fronte interno la strategia, ha ribadito ancora una volta il ministro, «riguarda l'accoglienza diffusa, che è la strada verso l'integrazione». Una strategia che regge - anche qui - «se ognuno fa il proprio dovere: più comuni accolgono e più il peso è bilanciato», ha sottolineato Minniti, ringraziando quelli delle Marche per lo sforzo fatto, e parlando dello stanziamento per l'anno prossimo, circa 150 milioni, «segno che intendiamo fare sul serio su questo fronte».

Il ministro ha affrontato anche il tema della ricostruzione post terremoto. «Impegnare e spendere le risorse il più rapidamente possibile e impedire che un solo euro finisca a mafiosi e corrotti», è la sfida, ha detto Minniti ricordando  che al ministero c'è una task force al lavoro da mesi su questo maxi finanziamento per la ricostruzione. «Il punto cruciale» è la protezione del patrimonio  storico e artistico di questi luoghi e la loro sicurezza, «per garantire chi ci abita e la loro fruibilità».

 

  

  

 

 

Newsletter

Inserisci la tua mail per iscriverti alla nostra newsletter