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Nuovi Livelli essenziali di assistenza. Ok Conferenza delle Regioni

“Abbiamo i nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea), il nuovo Nomenclatore delle protesi ed il nuovo Piano vaccini. E’ dunque davvero una buona giornata per milioni di pazienti in Italia, che avranno accesso a nuove terapie e cure attraverso le risorse pubbliche del Servizio sanitario nazionale. Li aspettavamo da decenni, erano elementi centrali del Patto per la salute; ora inizia una nuova fase: le prestazioni verranno aggiornate da una Commissione ad hoc ogni anno, in base alle scoperte della ricerca e del mondo scientifico".

Così il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, al termine della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome che il 7 settembre 2016 ha dato il via libera definitivo ai nuovi Lea.

Sulla questione delle risorse per il Fondo sanitario 2017, su cui le Regioni hanno chiesto garanzie (2 mld in più per 2017 e 2 in più per il 2018), Lorenzin ha dichiarato: “I 2 miliardi in più sono nel Def (Documento di Economia e Finanza) e sono pronta a difenderli”.

Ora il provvedimento tornerà, come previsto, in Parlamento, e dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale diventerà operativo.

Il Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, ha dichiarato: “Con il varo dei nuovi livelli di assistenza (LEA) in Sanità abbiamo alzato l’asticella della tutela della salute in Italia. Le Regioni esprimono all’unanimità l’intesa sul provvedimento di aggiornamento dei Lea, sul decreto e sui relativi allegati. Sono norme attese da molto tempo ed innovative che miglioreranno la qualità dell’assistenza sanitaria ai cittadini. C’è stato un lavoro di preparazione approfondito condotto dallo Stato e dalle Regioni a dimostrazione che è possibile condividere grandi obiettivi comuni”.

Con riferimento alla sostenibilità economico–finanziaria del provvedimento, Bonaccini ha sottolineato come sia importante “richiamare nell’Intesa le risorse complessive da destinare al servizio sanitario anche nel prossimo biennio: 113.063 milioni di euro per il 2017, 114.998 milioni di euro per l’anno 2018”. Ed è anche fondamentale che queste trovino “una puntuale indicazione nella prossima Legge di Bilancio”.

Per approfondire consulta:

 

  

  

 

 

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