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Decreti Flussi, stop a oltre 3300 domande

"Il blocco e poi la revoca di 3339 istanze per l’arrivo in Italia di altrettanti lavoratori extracomunitari, inoltrate da 142 aziende sulla base di false richieste di assunzione di manodopera è un passo importante di garanzia della legalità e un segnale molto chiaro alla criminalità organizzata. Il mio ringraziamento e le mie congratulazioni vanno ai militari del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro e della Guardia di Finanza di Salerno per il costante presidio di legalità e in particolare per l’esecuzione delle notifiche dei 2 provvedimenti emessi dalla Procura della Repubblica-DDA di Salerno. La certezza del diritto e la garanzia della correttezza nell’applicazione di qualsiasi misura e beneficio sono una priorità del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Continueremo a promuovere operazioni di trasparenza e di repressione dei comportamenti delittuosi, a tutela degli stessi lavoratori e per il contrasto al loro sfruttamento". Così il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, commentando l’operazione dei Militari del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro e della Guardia di Finanza di Salerno, che questa mattina hanno eseguito la notifica alle Prefetture competenti, per il tramite del Ministero dell’Interno, di 2 provvedimenti emessi dalla Procura della Repubblica-DDA di Salerno, mediante i quali si comunica di procedere, con riferimento all’iter amministrativo disciplinato dai Decreti Flussi 2021/2022/2023/2024, al blocco e alla revoca di 3339 istanze per l’arrivo in Italia di altrettanti lavoratori extracomunitari, inoltrate da 142 aziende operanti prevalentemente nei settori dell’agricoltura, dell’edilizia e dell’assistenza domestica. Dalle risultanze investigative, tali aziende sarebbero state utilizzate da più sodalizi criminali, operanti nel salernitano, già colpiti, il 10 luglio 2024, da provvedimenti cautelari personali nei confronti di 47 persone per i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, nonché dal sequestro di oltre un milione di euro (in contanti) per la presentazione di false richieste di assunzione di manodopera di cittadini extracomunitari al fine di consentirne l’illecito ingresso in Italia.

Questa comunicazione consentirà alle Prefetture di 29 province interessate, distribuite su tutto il territorio nazionale, di procedere:

  • al blocco dell’iter di concessione del nulla osta al lavoro, qualora la procedura per l’ottenimento dello stesso sia ancora in itinere;
  • alla segnalazione alle competenti Autorità Consolari, qualora l’emissione del nulla osta al lavoro sia già avvenuta, ma non sia stato ancora rilasciato o consegnato il visto d’ingresso allo straniero o, qualora rilasciato, lo straniero non abbia ancora fatto ingresso in Italia;
  • alla revoca del beneficio concesso.

 

 

  

  

 

 

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