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Si chiude la Conferenza Ministeriale sull’Invecchiamento

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La 5° Conferenza Ministeriale UNECE sull’Invecchiamentosvoltasi a Roma, si è conclusa oggi con l’adozione della Dichiarazione Ministeriale sull’Invecchiamento 2022 “Una società sostenibile per tutte le etàunire le forze per garantire solidarietà e pari opportuni durante tutta la vita”.

La dichiarazione riconferma limpegno dei paesi per l’attuazione del Pianinternazionale di Azione di Madrid sullInvecchiamento e della relativa Strategia d’ attuazione regionale (MIPAA/RIS).

La Dichiarazione di Roma riconosce che sono stati raggiunti progressi significativi durante gli ultimi cinque anni nel riconoscimento delle potenzialità delle persone anzianenell’incoraggiare una vita lavorativa più lunga, e nell’assicurare un invecchiamento dignitosoRimangono molte sfide relativamente alla protezione sociale, alle cure di lungo termine o al mercato del lavoro, solo per menzionarne alcune. Maggiori progressi sono necessari nell’area della promozione della salute, nella partecipazione delle persone anziane nella società e ai processi decisionalinella creazione di ambienti a misura di anziano, di solidarietà intergenerazionale, nella lotta all’ageismo e nel riconoscere il ruolo delle persone anziane nelle situazioni di emergenza e di conflitto.

Elena Bonetti, Ministra italiana per le pari opportunità e la famiglia, ha dichiarato: “Il futuro delle nostre società non potrà essere sostenibile senza politiche che garantiscano l’accesso ai percorsi di invecchiamento attivo anche per tutti gli anziani, specie quello in condizioni di fragilitàsia di salute che socioeconomica. L’Italia ha scelto di investire strutturalmente nelle politiche familiari con una riforma, il Family Act, che è la prima nella storia del nostro Paese. Nello spirito del Family Act, il passo che vogliamo fare è adesso una Strategia nazionale per l’invecchiamento attivo, che dovrà necessariamente promuovere le pari opportunità a tutti i livelli, rimuovere le disuguaglianze e realizzare nella nostra democrazia una vera alleanza di generi e generazioni”.

La Segretaria esecutiva di UNECE Olga Algayerova, ha osservato che: “La Dichiarazione sottolinea l’impegno collettivo per una stretta cooperazione finalizzata a raggiungere un mondo in cui tutti, a qualsiasi etàpossono vivere la propria vita al meglioDimostrainoltre, il consenso tra gli Stati membri dell’area UNECE sull’importanza della sostenibilitàdella solidarietà tra le generazioni e del rispetto dei dirtti umani”.

L’impatto della crisi da COVID-19 sulle persone anziane, e le sfide e opportunità messe in luce dalla pandemiahanno ricevuto particolare attenzione nella Dichiarazione di Roma. I Ministri hanno riconosciuto la sproporzione di effetti negativi che la pandemia ha avuto sulla salute degli anziani, sulle loro relazioni sociali, accesso ai servizi, e diritti umanitra cui il loro diritto alla dignitàall’autonomiaalla libertà di movimento e partecipaizone sociale. Hanno riconosciuto che la pandemia ha messo in evidenza l’importanza di una sistema di welfare solido e inclusivo; il ruolo cruciale della società civile, del volontariato e delle reti di supporto familiare; e la natura imprescindibile della cooperazione multilaterale durante le crisi globali.

Con la Dichiarazione di Roma 2022, i Ministri degli Stati membri di UNECE aspirano a costuire un mondo sostenibile per tutte le età, e si impegnano a lavorare per raggiungere tre principali obiettivi entro il 2027.  

1. Promuovere un invecchiamento attivo e sano per tutto il corso della vita.

Il primo obiettivo di promuovere un invecchiamento di attivo e sano per tutto il corso della vita dimostra il rinnovato impegno per portare avanti un invecchiamento attivo e sano attraverso politiche e azioni in diversi settori. I Ministri si impegnano in particolare nel:

- facilitare la partecipazione delle persone anziane nelle politiche e nei processi decisionali, nella vita sociale e culturale e nel combattere la solitudine e l’isolamento sociale; 

- investire nella promozione della salute e nella creazione di ambienti più a misura di anziano; 

- promuovere un’immagine positiva dell’invecchiamento e delle persone anziane, combattendo l’ageismo e promuovendo il dialogo intergenerazionale; 

- proteggere le persone anziane da violenze e abusi; 

- facilitare la partecipazione delle persone anziane al mercato del lavoro; 

- sviluppare un sistema pensionistico sostenibile, incluso ed equo, e assicurare pensioni adeguate;  

- migliorare la partecipazione all’apprendimento lungo tutto l’arco della vita; 

- promuovere una digitalizzazione, dei prodotti e servizi age-friendly, e supportare l’innovazione per la silver economy; infine 

- incoraggiare la creazione di strutture indipendenti per la mediazione/rappresentazione dei diritti, dei bisogni e degli interessi delle persone anziane. 

2. Garantire laccesso all’assistenza a lungo termine e il sostegno a caregiver famiglie.

Il secondo obiettivo della Dichiarazione di Roma si prefigge di garatire l'accesso all'assistenza a lungo termine e il sostegno a caregiver e famiglie. Questa è la prima volta in cui l’assistenza a lungo termine e i caregiver sono stati sottolineati con così particolare attenzione in una Dichiarazione Ministeriale UNECE. È la testimonianza del riconoscimento da parte dei Ministri della cruciale e crescente importanza dell’assistenza a lungo termine nelle nostre società che invecchiano. La pandemia da COVID-19 ha senza dubbio contribuito a questo riconoscimento. E ha rivelato la grande dipendenza dei sistemi di assistenza a lungo termine dalla dedizione dei professionisti del settore di cura, e soprattutto dai caregiver informali e membri della famiglia. I Ministri hanno preso l’impegno di imparare dalla pandemia e di intensificare il sostegno a caregiver e famiglie. Si sono inoltre impegnati a:

- lavorare per una cura integrata che metta al centro la persone, che assicuri loro indipendenza, autonomia, e dignità nella cura, e che sia incentrata sulla prevenzione e su interventi precoci; 

- investire e migliorare i sistemi di cura di lungo termine, e a prepararsi per l’aumento anticipato della domanda di servizi di cura di lungo termine; 

- migliorare le condizioni di occupazione e di lavoro per i lavoratori dell’ambito sanitario e della cura sociale, ivi compreso l’occupazione di personale adeguato,e investimenti nella loro formazione; 

- sostenere I caregiver informali e familiari fornendo consulenza, assistenza e protezione sociale; 

- garantire l'alta qualità e il monitoraggio continuo dei servizi sanitari, sociali e di assistenza a lungo termine;  

- ampliare la protezione contro negligenza e abusi nel settore di cura; 

- adottare, aggiornare e implementare politiche che affrontino la demenza e sostengano i caregiver delle persone affette da demenza; e 

- affrontare il crescente bisogno di cure palliative adeguate. 

3. Integrare l’invecchiamento per far crescere una società adatta a tutte le età.

Infine, il terzo obiettivo della Dichiarazione di Roma definisce la strategia da seguire per raggiungere gli obiettivi sopra delineati. In questo terzo obiettivoi Ministri si impegnano a integrare la dimensione dell’invecchiamento per far progredire una società per tutte le età. Si tratta di un impegno a:

- sviluppare o rafforzare i quadri nazionali per l'integrazione dell'invecchiamento e costruire le competenze adeguate per attuarli; 

- coordinare le politiche relative all'invecchiamento a tutti i livelli di governo; 

- sviluppare un approccio partecipativo per l'integrazione dell'invecchiamento, coinvolgendo tutti gli attori interessati, comprese le persone anziane e i loro rappresentanti; e   

- migliorare la ricerca sensibile all'età e al genere e la raccolta di dati disaggregati.

La Dichiarazione di Roma si impegna fortemente e ripetutamente a garantire alle persone anziane il pieno godimento dei diritti umani e a raggiungere la parità di genere.

Nella parte finale della Dichiarazione di Roma, i Ministri affidano al Gruppo di lavoro permanente dell'UNECE il compito di aggiornare la Strategia di attuazione regionale e di esplorare la possibilità di aggiornare anche il MIPAA per adattare le politiche di invecchiamento alle transizioni economichesociali e digitali e alle sfide emergenti.

La Conferenza Ministeriale sull'Invecchiamentotenutasi dal 15 al 17 giugno 2022, ha riunito circa 365 partecipantitra cui 44 delegazioni nazionali, con oltre 30 Paesi rappresentati a livello ministerialenonché rappresentanti di organizzazioni europee e internazionaliricercatoripersone anziane e organizzazioni non governative che le rappresentano. È stata organizzata dall'UNECE in collaborazione con il Gruppo di lavoro permanente sull’Invecchiamento dell'UNECE e il Governo italiano.