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Convegno europeo sull’animazione socioeducativa. Indicazioni per il futuro

Sotto la Presidenza congiunta della Germania dell’Unione Europea e del Consiglio d’Europa, circa 1000 partecipanti a dicembre si sono ritrovati, online,  per il 3° Convegno europeo sull’animazione socioeducativa ovvero Youth Work. Una unica convergenza politica ha dato impulso a questo appuntamento europeo che si è concluso con l’approvazione della Dichiarazione che favorisce la nascita di una importante Agenda sulla politica giovanile, nota come l’”Agenda di Bonn”.

Il Convegno è stato il punto di partenza dell’agenda per la cui attuazione tutti gli stakeholders interessati compartecipano, in base alle rispetive competenze al processo pluriennale di Bonn.

L’Italia ha partecipato con la sua delegazione composta da Agenzia Nazionale per i Giovani e Dipartimento Politiche Giovanili e Servizio civile universale nel ruolo di capi- delegazione insieme ad animatori socio-educativi, ricercatori, formatori, organizzazioni del settore, decisori politici regionali e locali.

L’obiettivo della  “Dichiarazione finale” ha uno scopo molto ambizioso e di medio periodo che impegna tutti a rafforzare l’Agenda europea sull’animazione socioeducativa, rispettandone al contempo il quadro politico, e descrivendo passi, azioni e misure future da intraprendere nel corso del processo di Bonn.

La dichiarazione finale è il risultato di un processo condiviso che ha recepito anche le istanze dei partecipanti e che mira a valorizzare e far riconoscere, in tutta Europa, il ruolo e il valore della “comunità di pratica degli animatori socioeducativi” e a  rafforzare l’impegno politico per lo sviluppo e l’innovazione dell’offerta di animazione socioeducativa in tutta Europa  e sarà un valido contributo anche in ottica di progettazione presente e futura nel panorama dei programmi europei Erasmus+ e Corpo Europeo di Solidarietà.

A chi si rivolge la dichiarazione finale?

Si rivolge direttamente alla comunità di animatori socioeducativi in Europa quale principale stakeholder attivo e responsabile nel processo di Bonn. Le “comunità di pratica” sono state definite come un processo di apprendimento sociale quando “le persone che hanno un comune interesse su un argomento o un ambito, collaborano per un periodo di tempo esteso, condividendo idee e strategie, definendo soluzioni e creando innovazione”. La comunità di pratica di animazione socioeducativa ha bisogno di essere pienamente inclusiva, incorporando tutte le tipologie di animazione socioeducativa giovanile, qualunque sia il metodo o il format di base, e tutti i tipi di animatori giovanili/youth worker, retribuiti o volontari, attivi nel settore per scelta professionale di vita, per un breve periodo o part-time, formati attraverso percorsi formali o non formali, in tutti i 50 paesi rappresentati al convegno.

L’Agenzia sarà impegnata a implementare l’Agenda di Bonn attraverso la collaborazione attiva con tutti gli stakeholders, affinchè nei prossimi 3 anni ci si possa confrontare sui successi conseguiti in favore del consolidamento della politica giovanile.

Dichiarazione finale_Lingua inglese

 

www.agenziagiovani.it 

 

  

  

 

 

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