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L’emersione dei rapporti di lavoro per i cittadini stranieri: un passo avanti nella lotta contro la tratta di esseri umani

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto rilancio, diventa operativa la norma che consente di regolarizzare i rapporti di lavoro subordinato con i cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale. La novità interessa centinaia di migliaia di lavoratori stranieri, non solo nel settore dell’agricoltura, ma anche in quelli della cura alla persona, della ristorazione e del turismo. Questi lavoratori, grazie anche a permessi di lavoro temporanei, potranno essere sottratti alle dinamiche criminali dello sfruttamento lavorativo, che talvolta arrivano ad assumere i contorni della tratta di esseri umani.

“Lo Stato oggi è più forte – dichiara la Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti -. Con la norma sull’emersione del lavoro nero per i cittadini stranieri, il Governo ha messo a segno un colpo importante nella lotta alla tratta di esseri umani e allo sfruttamento lavorativo. Il prossimo Piano Nazionale Anti tratta – prosegue la Ministra – beneficerà anche di questa innovazione, che ho fortemente condiviso. Già in occasione della riunione di insediamento della Cabina di Regia anti tratta, che si è svolta lo scorso 2 marzo, era emerso come si stia sempre più assottigliando la linea di demarcazione tra lo sfruttamento lavorativo, del quale il caporalato costituisce l’espressione più nota, e la tratta di esseri umani. L’emergenza sanitaria ha solo peggiorato la situazione, ma credo che ora potremo finalmente restituire dignità e speranza a tante persone che, con il loro lavoro «invisibile», contribuiscono già, e talvolta in modo determinante, alla vita della nostra comunità”, ha concluso la Ministra.

 

  

  

 

 

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