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Tratta esseri umani, Bonetti convoca Cabina di regia

La Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, ha convocato questa mattina la Cabina di regia per la prevenzione e il contrasto della tratta degli esseri umani.

Nel corso dell’incontro, cui hanno partecipato rappresentanti dei Ministeri competenti, delle Forze dell’ordine e della Conferenza delle Regioni insieme al Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Federico Cafiero De Raho, vi è stata piena convergenza sulle azioni proposte dalla Ministra, a partire dalla ricostituzione del Comitato tecnico e della stesura, entro il 2020, del Piano strategico nazionale anti-tratta.La riunione è stata l’occasione per fare il punto su alcuni elementi di intervento sul fenomeno – raccolta e condivisione dei dati per l’identificazione delle vittime, con particolare attenzione ai minori, tutela e accompagnamento psicologico delle vittime, protezione dei parenti, formazione degli operatori e attività di interpretariato rafforzamento dei partenariati con i paesi d’origine – e delle sue principali correlazioni, tra cui la criminalità internazionale e il caporalato.

“Il tema della tratta richiede collaborazione e una rete efficace di partenariato per un’azione multidimensionale e organica – ha spiegato la Ministra Bonetti–. In tal senso, l’adozione di un nuovo Piano strategico nazionale risponde ad un’indicazione forte non solo degli operatori ma del rapporto Greta del Consiglio d’Europa. Il Piano si baserà su quattro azioni principali: sensibilizzazione e prevenzione, contrasto e repressione del fenomeno, presa in carico e protezione delle vittime, reinserimento lavorativo delle stesse. In attesa della stesura del Piano, che vogliamo sia pronto entro il 2020, riteniamo importante attivare subito, inoltre, un bando pluriennale dal 1 prossimo giugno per l’erogazione dei fondi disponibili, in modo da assicurare agli enti e alle associazioni impegnati sul campo il sostegno necessario per lavorare al meglio”.

Dal tavolo è emersa unanimità d’intenti sul lavoro da mettere in campo, con un primo impegno su tre fronti, da istruire in vista della prossima riunione della Cabina: un gruppo operativo, costituito dalle forze competenti, sulla raccolta e la condivisione dei dati; una riflessione focus sull’intercettazione del fenomeno su scala internazionale; formazione degli operatori per intercettare realtà personale delle vittime. A seguire, presumibilmente nel prossimo maggio, sarà costituito e convocato il Comitato tecnico.

 

  

  

 

 

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