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Obblighi di trasparenza e pubblicità degli enti di Terzo settore

La Legge 4 agosto 2017 n. 124 - articolo 1, commi 125-129, ha introdotto una serie di obblighi di pubblicità e trasparenza a carico di una pluralità di soggetti che intrattengono rapporti economici con le PP.AA. o con altri soggetti pubblici o con i soggetti di cui all’art.2-bis del d.lgs n.33/2013.
Tali soggetti possono essere raggruppati in due categorie: 
- le associazioni di protezione ambientale a carattere nazionale e quelle presenti in almeno cinque Regioni individuate con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare; le associazioni dei consumatori e degli utenti rappresentative a livello nazionale; le associazioni e le fondazioni, nonché tutti i soggetti che hanno assunto la qualifica di ONLUS;
- le imprese.

Gli obblighi di pubblicità e trasparenza si differenziano.
Per i soggetti rientranti nella prima categoria, l’articolo 1, comma 125 prevede la pubblicazione, nei propri siti o portali digitali, delle informazioni relative a sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque a vantaggi economici di qualunque genere ricevuti nel periodo considerato superiori ad € 10.000,00. 
Per le imprese, l’adempimento di tale obbligo avviene attraverso la pubblicazione di tali informazioni nella nota integrativa del bilancio di esercizio e nella nota integrativa del bilancio consolidato, ove esistente.

Le misure di trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche introdotte dalla Legge 4 agosto 2017 n. 124, hanno quindi posto una serie di questioni interpretative riguardanti in particolare:
- l'individuazione dei soggetti competenti all'attuazione della norma e ai correlati controlli;
- la decorrenza dei nuovi obblighi informativi;
- l'ambito di applicazione della sanzione in caso di mancata pubblicazione.

Tali aspetti, affrontati nel Parere n.1449/2018 reso dal Consiglio di Stato, sono stati ripresi dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nella Circolare 11 gennaio 2019 n. 2, con l’intento di fornire alcune indicazioni operative finalizzate a consentire il puntuale adempimento della misura normativa in argomento.

Poiché le suddette norme coinvolgono anche la platea degli enti del Terzo settore, nell'attuale fase transitoria di vigenza della disciplina contenuta nel d.lgs. n.117/2017 (Codice del Terzo settore), il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, muovendo dalle conclusioni contenute nel richiamato parere, ha sviluppato un percorso condiviso con le Amministrazioni regionali (attualmente competenti nella gestione dei registri delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale) finalizzato a fornire le necessarie esplicitazioni relativamente al contenuto degli obblighi di cui alla legge citata ed alle relative modalità di adempimento, in modo da porre i soggetti obbligati, facenti parte del Terzo settore, in condizione di poter adempiere con esattezza e puntualità alle prescrizioni normative.

 

  

  

 

 

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