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Secondo la Corte dei Conti europea i finanziamenti UE la cui esecuzione è demandata alle ONG devono essere più trasparenti

La Corte dei Conti europea ha pubblicato una relazione nella quale presenta i risultati di un’analisi svolta sulla trasparenza dei finanziamenti UE erogati a ONG, sia in modo diretto sia tramite organismi delle Nazioni Unite.

Le ONG aiutano la Commissione europea ad ideare, attuare e monitorare programmi UE in molti settori d’intervento, quali gli aiuti umanitari e l’aiuto allo sviluppo, l’ambiente, la ricerca e l’innovazione. Secondo le stime, la Commissione esegue tramite ONG l’1,7% del bilancio UE e il 6,8% dei Fondi europei di sviluppo (FES) e nel periodo 2014-2017 la Commissione avrebbe impegnato 11,3 milioni di eur affidandone l’esecuzione a ONG.

Nella sua analisi la Corte ha valutato le modalità di identificazione di un’entità come ONG da parte della Commissione, ha verificato dove vadano i fondi la cui esecuzione è demandata alle ONG e se la Commissione abbia reso disponibili queste informazioni in modo trasparente. L’audit ha riguardato i principali settori d’intervento nei quali le ONG gestiscono fondi dell’UE e, in particolare, il settore più ampio, le azioni esterne. In questo settore l’audit è stato incentrato principalmente sui fondi impegnati a partire dal 2014, prendendo quindi in esame azioni dell’attuale periodo di programmazione: sono stati esaminati 14 progetti diretti da ONG in regime di gestione diretta e 6 progetti attuati da organismi ONU in regime di gestione indiretta.

La conclusione della Corte dei Conti è che la Commissione non sia sufficientemente trasparente in merito all’esecuzione dei fondi da parte delle ONG: essendo l’assegnazione dello status di ONG nel sistema contabile della Commissione basata su autodichiarazioni, ed essendo i controlli limitati, la classificazione di un’entità come ONG risulta inattendibile.

La selezione dei progetti diretti da ONG è in genere trasparente, ma i diversi servizi della Commissione non gestiscono nel medesimo modo le sovvenzioni concesse da terzi e le procedure di selezione delle ONG applicate dagli organismi dell’ONU sottoposti ad audit non sono state sempre trasparenti.

La Corte osserva inoltre che i dati raccolti sui fondi UE utilizzati da ONG non sono uniformi fra le diverse DG di riferimento e che la Commissione non dispone di informazioni complete, specie per reti di ONG internazionali e per progetti a gestione indiretta. In quest’ultimo caso, inoltre, la mancanza di informazioni disponibili ostacola anche i controlli sulle spese.

Nel settore delle azioni esterne, la Corte ha constatato che la selezione dei progetti diretti da ONG operata dalla Commissione è in genere trasparente, tuttavia, i vari servizi della Commissione non hanno applicato nel medesimo modo le procedure relative ai sub-contratti di sovvenzione e le procedure di selezione degli organismi delle Nazioni Unite sottoposte a audit non sono sempre state trasparenti

Le informazioni sui fondi dell’UE utilizzati da ONG vengono pubblicate in numerosi sistemi, ma la quantità di dettagli resi disponibili è limitata, secondo la Corte, sebbene la Commissione in genere fornisca dati sugli aiuti umanitari e sugli aiuti allo sviluppo rispettando i princìpi di trasparenza internazionali. Per cinque dei sei progetti controllati, gli organismi delle Nazioni Unite non hanno pubblicato, o hanno pubblicato solo in parte, i contratti aggiudicati ad ONG e la Commissione non ha controllato se detti organismi avessero rispettato tale obbligo.

Sulla base delle osservazioni fatte, la Corte raccomanda alla Commissione europea di:

• migliorare l’attendibilità delle informazioni sulle ONG nel proprio sistema contabile;

• verificare l’applicazione di norme e procedure concernenti la concessione di sovvenzioni UE ad ONG da parte di terzi;

• migliorare le informazioni raccolte sui fondi spesi dalle ONG;

• adottare un approccio uniforme alla pubblicazione dei dettagli dei fondi forniti alle ONG;

• verificare che gli organismi delle Nazioni Unite pubblichino dati completi e accurati sui finanziamenti UE concessi ad ONG.
 

Testo della Relazione